Zom 100: Bucket List of the Dead | Recensione: gli zombie mi hanno salvato la vita

 Zom 100 - Locandina giapponese della serie

Si può vedere un'apocalisse zombie come un evento positivo nella propria vita? A quanto pare sì, se come il protagonista di Zom 100, lavori da anni in una black company (burakku kigyō), le cosiddette aziende che sfruttano e maltrattano i dipendenti. Tendō Akira è infatti un giovane impiegato depresso e demotivato: sarà proprio questo tragico (ma non per lui) evento a fargli ritornare la voglia di vivere. Akira deciderà quindi di scrivere una lista di cento cose da fare prima di morire (o meglio, esser trasformato in uno zombie), elemento che dà il titolo alla serie.

Zom 100: Bucket List of the Dead (Zom 100: Zombie ni Naru Made ni Shitai 100 no Koto), opera tratta dall'omonimo manga e andata in onda nel 2023, è perciò una serie che non si prende per niente sul serio: la premessa è infatti abbastanza assurda e questa demenzialità si ritroverà nel corso di tutta l'opera.

Zom 100 - Fermoimmagine

A dire la verità, la prima parte dell’anime appare essere ben più matura e, nonostante le assurdità comincino fin dal primo episodio, riesce a creare un buon connubio tra elementi seri (come lo sfruttamento a lavoro, problema nipponico “antico” e complesso) e altri più comici e improbabili. Purtroppo questo equilibrio lascia presto il posto ad una serie di avvenimenti che, perfino guardando la serie con una certa leggerezza, ho trovato davvero senza senso, per non parlare dell'enorme mole di cliché presenti durante tutti i 12 episodi che la compongono.

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Passando al lato meramente tecnico, questo risulta altalenante come la scrittura dell'anime: se infatti l'episodio pilota è senz’altro di alto livello, con ottime trovate registiche e l'idea originale di rendere il sangue come fosse una vernice che colora il triste mondo del protagonista, fin dalla seconda puntata la qualità va a calare, con diversi momenti che risultano parecchio statici e con un eccessivo uso di computer grafica. 

Zom 100 - Fermoimmagine

Non c'è dubbio che la serie abbia avuto grossi problemi produttivi: chi, come me, ha guardato l'opera settimanalmente non avrà potuto che notarli, dal momento che sono state moltissime le pause annunciate all'ultimo in cui l'anime veniva sospeso per una o due settimane. Senza contare poi la batosta del finale, visto che gli ultimi tre episodi sono usciti ben tre mesi dopo i precedenti, andando a creare un buco temporale che non ha fatto altro che smorzare qualsiasi interesse rimasto nell'opera.

Zom 100 - Fermoimmagine

Altra cosa che finora non mi era mai capitata è la opening costruita "a pezzi": se infatti nei primi episodi le animazioni inedite sono poche e gran parte del video è composto da spezzoni delle puntate, proseguendo si noterà come alla sigla si sostiuiranno sempre più segmenti, fino ad arrivare alla fine della serie che sarà effettivamente composta solamente da animazioni originali. Tolto ciò, devo però dare il mio apprezzamento alla canzone, che risulta molto orecchiabile e ritmata, nonché alla ending, indubbiamente gradevole (e perlomeno risulta completa fin da subito).

Zom 100 - Fermoimmagine

In definitiva, Zom 100: Bucket List of the Dead per quanto mi riguarda è un'occasione mancata: troppi avvenimenti davvero esagerati, personaggi caricaturali e scarsamente caratterizzati e una storia che si va a perdere dopo pochi episodi, mandando in vacca quel poco di buono che c'era nella parte iniziale, fino a sfociare in un finale parecchio deludente. Per carità, la storia non è finita e immagino ci sarà una seconda stagione (che mi auguro abbia meno problemi produttivi di quella appena terminata), ma dopo questa prima messa in onda ho qualche dubbio sulla possibilità che io la guardi.

Voto: 6

Zom 100 - Fermoimmagine

Fonte immagine locandina: zom100.com

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