Pinocchio (di Guillermo del Toro) | Recensione: reinventare un grande classico e riuscirci

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: locandina italiana ufficiale

Quanto di Le avventure di Pinocchio - Storia di un burattino di Carlo Collodi ritroviamo in questo film? Ad essere sinceri, non molto: Guillermo del Toro nel suo Pinocchio (2022) decide infatti di prendersi molte libertà artistiche, che vanno a reinterpretare profondamente l'opera originale.

Questo film, prodotto dalla Double Dare You! e ShadowMachine, ha visto una lunghissima e travagliata gestazione, cominciata nel lontano 2008, data del primo annuncio dell’opera. Da lì in avanti Del Toro ha scritto la sceneggiatura con Matthew Robbins, ma il lungometraggio ha rischiato più volte di venire cancellato per via degli alti costi e problemi produttivi. Fortunatamente nel 2018 è stato annunciato come Netflix avesse acquisito il progetto, che ha perciò potuto vedere la luce sulla nota piattaforma streaming.

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film

Che dire quindi su questo film? La trama dell'opera originale penso sia inutile da rispiegare: tutti infatti conosciamo la storia del falegname Geppetto che crea un burattino al quale viene donata la vita dalla Fata Turchina. L'idea alla base di questo film è ovviamente la stessa, ma gli sceneggiatori hanno deciso di osare e inserire al suo interno molte variazioni: in primo luogo qui Geppetto ha perso il suo unico figlio; attanagliato dalla disperazione che lo sta consumando e mosso da un impeto di furia, crea quindi il burattino. E l'ambientazione? Siamo ovviamente in Italia, ma il film si svolge verso la fine del ventennio fascista, quando ormai la guerra era alle porte.

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film

Effettivamente la guerra e il fascismo saranno due elementi ricorrenti del film, impiegati per modificare radicalmente la storia e poter inserire anche nuove tematiche. Pinocchio di Guillermo del Toro è infatti un'opera che ne affronta diverse: quella più lampante è senz’altro la paura e la diffidenza verso il diverso e ciò che non conosciamo, ma abbiamo anche temi di genitorialità, paternità e il libero pensiero, il tutto mescolato in modo magistrale, portando in scena un film poetico e a mio parere assolutamente riuscito.

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film

Impossibile poi non parlare del lato tecnico: come penso saprete, questo Pinocchio è stato animato completamente in stop motion e il risultato lascia a bocca aperta. La regia e l'immaginario di Del Toro sono infatti stati trasposti con una maestria incredibile: ci troviamo di fronte ad un nuovo standard per quanto riguarda questa tecnica che, sapendo quanto è complessa e laboriosa, è assolutamente stupefacente.

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film

I personaggi sono tutti molto caratterizzati e iconici, i fondali e gli ambienti sempre curatissimi, molto belli da vedere, e infine la meticolosità per gli effetti ambientali (in particolare i liquidi) è strabiliante.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora gradevole e delle canzoni orecchiabili (anche se non memorabili), il tutto ben cucito sul film.

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film

Ho però trovato qualche doveroso appunto da fare: in primis penso che alcuni passaggi sia stati un po' “tirati”; non si arriva mai a scelte del tutto insensate, ma alcuni escamotage per risolvere determinate situazioni non mi hanno convinto appieno. Al contempo ho trovato un evento (che ovviamente non posso citare per evitare di far spoiler) abbastanza fine a sé stesso: si sarebbe potuto eliminare e la trama non sarebbe cambiata per nulla.

Concludendo, Pinocchio di Guillermo del Toro è un lungometraggio che merita indiscutibilmente una visione: siate voi fan della storia originale o meno, penso che potrete apprezzare questo film, che mette in mostra tutto il genio creativo di Guillermo e del suo staff, tirando fuori moltissime idee innovative e andando a riscrivere e rinnovare un'opera eterna, tale è il Pinocchio di Carlo Collodi.

Voto: 9

Pinocchio di Gullielmo Del Toro: frame del film
Fonte immagine copertina: comingsoon.it

Note a margine: Per me è stato davvero un peccato non aver potuto vedere un film del genere in sala, ma devo anche dare atto a Netflix, senza cui questa produzione non avrebbe mai visto la luce… detto ciò, una visione cinematografica era senz’altro ciò che serviva per apprezzare appieno l’opera e tutta la cura profusa nella sua realizzazione.

Commenti