Strappare lungo i bordi | Recensione

 
Recensione Stappare lungo i bordi: immagine di copertina

Strappare lungo i bordi è una serie animata distribuita da Netflix che ha ottenuto un grande successo in patria. Questa italianissima opera, scritta e diretta dal celebre fumettista Zerocalcare, è stata prodotta dallo studio milanese Movimenti Production con la collaborazione di Bao Publishing (casa editrice dei fumetti dell'autore).

Fin dalla prima puntata, ci troviamo di fronte ad una serie irriverente con una comicità sempre studiata e spesso sottile: in poche parole si tratta della storia della vita di Zerocalcare (chiamato Zero nella serie), che ci viene narrata mediante ripetuti flashback e riflessioni che l'autore svolge, andando a ripercorrere il tempo trascorso e le scelte compiute.
Si tratta perciò di un'opera autobiografica, nel quale i personaggi, in particolare Sarah, Secco, Alice e le situazioni narrate sono spesso sì fittizie, ma basate su persone reali e fatti accaduti realmente nella sua vita. 

Recensione Stappare lungo i bordi: frame di un episodio
Gli episodi, seppure specie all'inizio possano sembrare autoconclusivi (e in parte lo sono), nella realtà vengono collegati da una trama orizzontale che si fa più presente avanzando con le puntate.
Ognuno dei sei episodi che compongono questa serie scorre molto bene e fanno divertire, ma alla fine ci lasceranno sempre tutte con un bel messaggio, che sovente risulta un po' malinconico, ma che porta a riflettere (almeno un po') lo/la spettatore/spettatrice.

È difficile, soprattutto per la mia generazione (coloro che hanno ora tra i 20 e 30 anni) non riconoscersi almeno una volta in una delle fisse o problematiche che si fa in continuazione il protagonista : Zero è come un flusso di coscienza che ci travolge e ci fa immedesimare in lui, seppure questo possa non essere proprio piacevole.

Recensione Stappare lungo i bordi: frame di un episodio

In ogni caso, come accennato all'inizio, la serie fa divertire se apprezzate questo genere di umorismo, che indubbiamente risulta divisivo: tutte le persone che l'hanno vista (tra le mie conoscenze) o l'hanno amata o odiata, non ci sono vie di mezzo. Il fatto che poi, ad eccezione dell'Armadillo, sia tutta doppiata da Zerocalcare in romanesco (parlato molto velocemente) potrebbe risultare un po' respingente per alcune persone.
Come poi non esprimersi sull'enorme mole di citazioni alla cultura pop presenti: da Neon Genesis Evangelion, a Star Wars, fino a Game of Thrones (per citare alcune delle più evidenti) è davvero carino scovarle tutte, anche le più nascoste.

Recensione Stappare lungo i bordi: frame di un episodio
Tecnicamente poi, sono rimasto piacevolmente colpito: registicamente e a livello di animazioni la serie è molto gradevole, presenta belle immagini e non ha assolutamente nulla da invidiare ad altre produzioni estere. Questo mi riempie d'orgoglio: fa molto piacere vedere un buon livello tecnico in una serie prodotta in Italia, il mio auspicio è che ciò possa incentivare una produzione di questa tipologia di prodotti anche nel nostro Paese.

Recensione Stappare lungo i bordi: frame di un episodio
Infine ho apprezzato il finale, molto dolce e azzeccato per una storia del genere, ma che al contempo ti travolge psicologicamente come un camion (non posso dire altro perché rischierei lo spoiler).
Posso perciò concludere dicendo che il successo che ha avuto la serie è, secondo il mio modesto parere, meritato: finalmente in Italia produciamo una serie in animazione sincera e profonda ed è bello che questa venga apprezzata.
Ovviamente il richiamo del pubblico di massa è merito della fama di cui gode Zerocalcare, ma in ogni caso credo sia un gran risultato, spero che l’opera possa venir apprezzata anche all'estero.

Voto: 8

Recensione Stappare lungo i bordi: frame di un episodio

Fonte immagine copertina: www.stateofmind.it

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